S. Messa sulla tomba di santa Cristina il 24 luglio
Misteri di S.Cristina - La Gloria (2012)
Misteri di S.Cristina - Cristina viene chiusa in una fornace per 5 giorni (2012)
Misteri - Battesimo di S. Cristina (2012)
Misteri di S.Cristina - Le serpenti velenose non le fanno nulla
Misteri di S.Cristina - La Gloria (2012)
Misteri di S.Cristina - Le tagliano la lingua (2012)
Misteri di S.Cristina - Infine viene uccisa con le frecce che la colpiscono al cuore (2012)
La processione si ferma in piazza per assistere alla scena dei misteri di S.Cristina
Misteri di S.Cristina - La Gloria (2010)
Durante la festa della santa vengono esposte le sue reliquie
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La tomba della piccola martire, nella necropoli della primitiva comunità cristiana di Bolsena, fu subito oggetto della sincera e amorevole devozione dei suoi confratelli, e una prima memoria monumentale si sviluppò nel cuore della catacomba. Molto presto, forse già sul finire del IV secolo, una basilica sorse nei pressi dell'area cimiteriale.

Basilichetta ipogea della Santa (IV-X sec.)  La fortunata posizione del sepolcro-santuario della martire sulla via Cassia contribuì certamente al precocissimo sviluppo della sua devozione fuori Bolsena. A Ravenna, a metà del VI secolo, la santa era raffigurata nei mosaici di Sant'Apollinare Nuovo; contemporaneamente, un oratorio a lei dedicato sorgeva a Roma nei presi della Basilica di San Paolo, un altro a Capena, e così a Parma e nella località Santa Cristina d'Aro in Catalogna. Nel X secolo il culto a Cristina è testimoniato in tutto il mondo cristiano insieme a quello dei martiri più celebri.
Sancta Christina (anche così fu identificata nel tempo la città di Bolsena) divenne ben presto tappa obbligata dei pellegrini in transito sulla via Francigena alla volta di Roma, come ci testimoniano l'itinerario Salisburghese (792) e quello di san Dunstano (900), quelli di Sigerico (990-994) e dell'abate islandese Nikulas di Munkathvera (1154), che dice testualmente: Poi ci sono dieci miglia a Bolsena, dove la santa riposa e le sue orme sono segnate su di una pietra. La stessa sopravvivenza della città, risorta dalle devastazioni barbariche e dall'abbandono, si deve alla presenza dell'importante strada e del venerato sepolcro della martire. È certamente legato al pellegrinaggio il fiorire di numerosi luoghi di culto dedicati alla santa sulla via Francigena, sulle sue diramazioni e lungo la strada per Santiago di Compostella: ancora oggi sono trentadue le parrocchie dedicate alla santa nell'estremo nord della Spagna e altrettante in Toscana.

È in età medievale che nasce e si sviluppa il patrocinio di Cristina su mugnai, arcieri, balestrieri e marinai, ma anche e soprattutto la martire fu invocata per scacciare dèmoni e impetrare la fecondità degli uomini e della terra, e la sua immagine si standardizza distinguendosi con gli attributi iconografici della macina da mulino e delle frecce.
     Molteplici tradizioni tramandano che tra l'XI e il XII secolo la tomba della mUrna cineraria contenente i resti della Martire (X sec.).artire venne violata e le sue reliquie traslate in varie parti della cristianità; così affermano le chiese locali di Sepino, Palermo, Tuscania, Pisa, Labeuvrière, Ravensburg, Herzebrok ecc.

Nel 1880, una fortunata campagna di scavi archeologici nella basilica di Bolsena, alla quale parteciparono eminenti studiosi come Enrico Stevenson, Giovanni Battista de' Rossi e Adolfo Cozza, riportò alla luce una notevole necropoli paleocristiana, il primitivo luogo di sepoltura della martire, parte delle sue reliquie rimaste all'interno del sarcofago violato e tutta una serie di importanti testimonianze monumentali che ci documentano la frequentazione a scopo cultuale di quel luogo dal IV al X secolo. Ancora oggi sono queste testimonianze a rendere certa l'esistenza storica della martire Cristina, facendo luce su quanto i secoli avevano sedimentato di leggendario e di poetico su questa complessa e affascinante figura che la chiesa d'occidente distinse con l'appellativo di "taumaturga" e quella d'oriente con il semplice, ma raro, di "grande martire".

 

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